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Dizionario Geografico Fisico
e Storico della Toscana

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Cantagallo

 

(Cantagallo)

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    CANTAGALLO nella Valle del Bisenzio. Villaggio con parrocchia (S. Biagio) capoluogo di Comunità nella potesteria di Montale, Vicariato di Prato, piviere di Treppio, Diocesi di Pistoja, Compartimento di Firenze.
    Risiede sotto alla giogana dell’Appennino in mezzo ai contrafforti che scendono trasversalmente alla catena, sopra un erto dirupo bagnato alle falde dal torrente
    Trogola, il qual torrente alla sua congiunzione con il fosso Bacuccio, un miglio sopra Luicciana, prende il nome di Bisenzio di Cantagallo.
    Trovasi nel grado 28° 44’ 4” di longitudine 43° 58’ 5” di latitudine; 12 miglia toscane a grecale di Pistoja, altrettante a settentrione di Prato, 8 a greco-settentrione di Montale, e 7 miglia toscane a libeccio di Vernio, dalla cui potesteria dipendono varie popolazioni all’oriente di Cantagallo.
    Poche notizie sono pervenute sino a noi di questa contrada nascosta fra li sproni dell’Appennino, e in vicinanza di luoghi lungo tempo combattuti dai Bolognesi o pretesi dai conti di Vernio.
    Quel poco che si sa relativamente a Cantagallo si deduce dalle carte già spettanti alla badia Vallombrosana di Vajano in Val di Bisenzio; la quale sino dal secolo XIII aveva il giuspadronato della chiesa parrocchia de’SS. Biagio e Martino di Cantagallo, dove l’abate di Vajano nel 16 febbrajo 1262 elesse in rettore della medesima un Borgognone di Pietro da Luogomano.
    Più importante per la storia civile ne sembra un istrumento stipulato il 16 di febbrajo 1271 presso Cantagallo. Esso riguarda l’elezione di un sindaco fatta da Bonajuto d’Jacopo console del Comune di Cantagallo col consenso e voto dei consiglieri di esso Comune ad oggetto di terminare, mediante un Lodo, tutte le liti e controversie accese con la badia di Vajano per dependenza di pascoli situati nei monti della stessa Comunità di Cantagallo.
    Nel secolo XIV però Cantagallo era sotto il dominio dei propri nobili, alla stirpe dei quali forse
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    appartenne quel Napoleone da Cantagallo che, nel 1334, ottenne in Firenze il primo la carica onorevole di capitano del popolo.
    Erano della stessa consorteria due altri individui rammentati pur essi dall’Ammirato all’anno 1351, quando la Signoria di Firenze, pensando al modo di assicurare il territorio della Repubblica dalle forze dei Visconti, che meditavano invadere il territorio della Repubblica, si fece dare in guardia da Orsatto e da Pace de’nobili di Cantagallo la loro fortezza di Pavana posta sulla foce dell’Appennino della Sambuca, ordinando a Rosso de’Ricci vicario delle Alpi e di Firenzuola di riceverla in custodia. (AMMIR.
    Stor. fior.)
    A quella età Cantagallo veniva designato col nome di Villa, e tale tuttora può dirsi quell’alpestre villata, consistente in pochi gruppi di case ed in una meschina chiesa parrocchiale con fonte battesimale, senza residenza di alcun impiegato, eccettuandone il parroco, dipendente dal pievano di Treppio suo vicario foraneo.
    Comunità di Cantagallo. – Il territorio comunicativo di Cantagallo abbraccia una superficie di 24343 quadrati, dei quali 749 sono occupati da strade, fiumi, torrenti ed altri corsi d’acqua. Vi si trova una popolazione di 4942 abitanti, a ragione di 169 individui per ogni miglio quadrato di suolo imponibile.
    La sua figura corografica presenta a un dipresso quella di un cono troncato, la cui punta è volta dal lato di settentrione verso il crine dell’Appennino, mentre la base si arresta sul dorso del monte Javello e delle sue propagini orientali ed occidentali poste fra il poggio
    Cavallina e quello dello Spedaletto.
    Confina con otto Comunità, sette delle quali appartengono al Granducato, e una alla provincia Bolognese (la Comunità di Bargi). Quest’ultima tocca il territorio di Cantagallo dal lato di settentrione, mentre a settentrione-grecale subentra la Comunità Granducale di Vernio. Con essa scende dai poggi orientali di S. Quirico nella Valle
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    del Bisenzio poco lungi dalla confluenza dei due rami omonimi, quello cioè che viene da Vernio, e l’altro dai contorni di Cantagallo. Rimonta quest’ultimo ramo sino al confluente Carigiola, nel quale entra, e il cui alveo percorre per il tratto di circa due miglia toscane e mezzo, andando verso la di lui sorgente nella direzione da maestro a scirocco-levante sino a che, varcato il poggio delle Croci, trova il fosso di S. Quirico, nel quale entra piegando a levante-grecale per scendere nel rio, che chiamasi del Confine, col quale arriva al fiume riunito del Bisenzio sotto il poggio di Gricigliana.
    Costà lascia dal lato di settentrione la Comunità di Vernio e tocca a levante quella di Barberino di Mugello mediante il fiume preaccennato sino presso la pieve di Usella, dove dal lato stesso subentra la Comunità di Prato, con la quale trovasi a contatto anche alla destra del fiume medesimo giunti che si è alla confluenza del fosso
    Rilajo. Ivi volgendo la faccia a ostro rimonta il detto fosso e quindi per quello di Risecco sale il poggio della Cavallina, e di là prosegue sul dorso del monte Javello, dove per breve tratto tocca la Comunità di Monte Murlo. A questa sottentra la Comunità di Montale, con la quale va a trovare la strada comunitativa che da Pistoja per i monti della Badia a Taona conduce a Luicciana sino a che trova sotto allo Spedaletto la via che dal Montale per la Val di Bure, salendo alle sorgenti della Limentra, guida a Cantagallo. Di là prosegue sino al fosso Rigoli, col quale scende verso maestro per corto tragitto, avendo allora a confine la Comunità di Porta S. Marco di Pistoja. Giunta
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    al torrente Limentra piega a settentrione con la faccia volta a ponente, là dove il corso del torrente suddetto serve per 5 miglia toscane di limite fra la Comunità di Cantagallo e quella della Sambuca. La quale Comunità abbandona trepassato il confluente Limentra nel fiume Reno, dove ritrova sul dorso dell’Appennino di Treppio il territorio Bolognese, e precisamente la Comunità di Bargi.
    I monti più elevati della Comunità di Cantagallo sono, a settentrione l’Appennino di
    Treppio e Monte Calvi, a ponente il monte Buiciana, e a ostro il monte Javello, sebbene la criniera di quest’ultimo sia compresa nelle Comunità di Monte Murlo e Montale.
    I maggiori corsi di acqua sono quelli che costituiscono i fiumi Bisenzio e Limentra, i torrenti
    Trogola e Carigiola.
    Una sola strada rotabile costeggia dal lato di levante il confine della Comunità, ed è quella provinciale che guida dalla città di Prato a Mercatale di Vernio. Tutte le altre sono comunali e mulattiere.
    Fra i paesi e villate, che costituiscono il municipio in questione, primeggia il grosso villaggio, già castello di Treppio, mentre possono dirsi casali spicciolati gli altri popoli.
    Sono di questo numero Luicciana, Migliana, Gricigliana, la chiesa parrocchia dei quali luoghi risiede nella migliore e più aperta situazione.
    La natura del terreno, che ricuopre la superficie territoriale di questa Comunità, appartiene presso che tutto alle tre qualità di rocce stratiformi che costituiscono la esterna ossatura dell’Appennino, quantunque il galestro e il macigno abbondino più della calcaria, massimamente dal lato settentrionale e occidentale, mentre l’ultima roccia nominata si affaccia più spesso dal lato orientale in giacitura non di rado alternante con la marna schistosa e il macigno.
    I prodotti vegetabili e animali che formano la risorsa dei proprietari di questo suolo
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    sono: 1° I boschi, per la maggior parte di basso fusto o cedui formati di querceti, scopeti, cerreti con più alcune faggete, le quali figurano qua e là in varie sommità dei monti più elevati di Cantagallo. Il taglio periodico di tali macchie somministra molto combustibile che si consuma dalla vicina manifatturiera città di Prato; 2° Le numerose selve di castagni che cuoprono i fianchi dei poggi costituenti la zona media dei monti, nel di cui prodotto confida, non solo la classe dei possidenti, ma quella dei coloni, dei pastori e dei braccianti di questa Comunità; 3° I pascoli naturali, uniti a quelli che forniscono i boschi e selve sopraindicate, che danno alla pastorizia i mezzi di nutrire copiosi branchi di pecore stazionarie, numerosi capi di animali porcini, e di bestie vaccine; la somma dei quali prodotti costituisce in alcuni luoghi, se non la prima, una delle maggiori entrate territoriali; 4°I poderi delle fattorie situati nelle piagge, nei colli o in pianura: e i molti campi liberati ai piccoli possidenti, successori ed eredi dei vassalli e tributarj dei conti di Vernio, che veggonsi ora piantati a vigneti, alternanti con olivi, gelsi e ogni genere di frutti da estate, mentre i solchi verdeggiano di steli di lino, di canape, di lupini e di altri legumi, oppure biondeggiano di spighe di frumento, di saggina e di granturco.
    Anco le copiose apparizioni di funghi, che alle sue stagioni si raccolgono nelle selve di questa Comunità, somministrano alla classe indigente un frutto di non piccola entità.
    Non vi sono industrie manifatturiere in questa Comunità, oltre quelle indispensabili ai primi bisogni della vita, se si eccettua la fabbricazione dei cerchi da tini e di pochi rozzi utensili campestri lavorati col faggio, col castagno o altri legni del paese.
    La parrocchia di Cantagallo, quantunque non sia decorata del titolo
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    plebano, ha il fonte battesimale, ed è fra le chiese comprese nel vicariato foraneo di Treppio, dopo che quest’ultima pieve sul declinare del secolo XVIII fu staccata dalla diocesi di Bologna, e data a quella di Pistoja.- Vedere TREPPIO.
    La Comunità di Cantagallo è nella giurisdizione civile della Potesteria di Montale, sebbene varie popolazioni, come quelle di Luicciana, di Migliana e di Gricigliana, dipendino dalla Potesteria di Vernio. In quanto al criminale vi tiene ragione il Vicario di Prato, dove risiede l’Ingegnere di Circondario. La Cancelleria, la Conservazione delle Ipoteche e l’Esazione del Registro sono a Pistoja; la Ruota in Firenze.
    Non vi sono in questa Comunità fiere né mercati, né medici condotti.
    Nacque nella Comunità di Cantagallo (a Luicciana) l’erudito filologo abate Antonio Renzi rapito ancora giovane (anno 1824) alle speranze della sua patria.

    POPOLAZIONE della Comunità di CANTAGALLO a tre epoche diverse

    - nome del luogo: CANTAGALLO, titolo della chiesa: S. Biagio (Rettoria), abitanti del 1551: n° 243, abitanti del 1745: n° 174, abitanti del 1833: n° 329
    - nome del luogo: Gricigliana, titolo della chiesa: S. Caterina (Rettoria),
    abitanti del 1551: n° 142, abitanti del 1745: n° -, abitanti del 1833: n° 240
    - nome del luogo: Fossato, titolo della chiesa: S. Lorenzo (Rettoria),
    abitanti del 1551: n° 357, abitanti del 1745: n° 335, abitanti del 1833: n° 443
    -nome del luogo: Luicciana, titolo della chiesa: S. Michele (Rettoria),
    abitanti del 1551: n° 1065 (insieme a S. Cristina a Luogomano) di, abitanti del 1745: n° 585, abitanti del 1833: n° 827
    - nome del luogo: Luogomano, titolo della chiesa: S. Cristina (Rettoria),
    abitanti del 1551: n° 1065 (insieme a S. Michele a Luicciana), abitanti
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    del 1745: n° 91, abitanti del 1833: n° 81
    - nome del luogo: Migliana, titolo della chiesa: S. Maria Assunta (Rettoria),
    abitanti del 1551: n° 337, abitanti del 1745: n° 411, abitanti del 1833: n° 624
    - nome del luogo: *Pian del Toro, titolo della chiesa: S. Stefano (Rettoria),
    abitanti del 1551: n° -, abitanti del 1745: n° -, abitanti del 1833: n° 102
    - nome del luogo: Torri, titolo della chiesa: S. Maria (Rettoria),
    abitanti del 1551: n° 335, abitanti del 1745: n° 410, abitanti del 1833: n° 483
    - nome del luogo: Treppio, titolo della chiesa: S. Michele (Pieve),
    abitanti del 1551: n° 696, abitanti del 1745: n° 1236, abitanti del 1833: n° 1190
    - nome del luogo: Usella, titolo della chiesa: S. Lorenzo (Pieve),
    abitanti del 1551: n° 218, abitanti del 1745: n° 366, abitanti del 1833: n° 623

    - totale
    abitanti del 1551: n° 3393
    - totale
    abitanti del 1745: n° 3608,
    - totale
    abitanti del 1833: n° 4942

    *
    In questo luogo nelle due prime epoche non trovo parrocchia.

    CANTAGALLO nella Valle del Bisenzio. – Si aggiunga. – Questa Comunità nel 1833 contava 4942 Abitanti,e nel 1845 stante il suo variato perimetro contava 3376 individui, cioè:

    CANTAGALLO,
    Abitanti N.° 309
    Fossato,
    Abitanti N.° 489
    Gucigliana,
    Abitanti N.° 261
    Luicciana,
    Abitanti N.° 948
    Luogomano,
    Abitanti N.° 79
    Migliana,
    Abitanti N.° 611
    Usella,
    Abitanti N.° 679
    TOTALE,
    Abitanti N.° 3376
Localizzazione
ID: 860
N. scheda: 10450
Volume: 1; 6S
Pagina: 445 - 448; 46 - 47
Riferimenti:
Toponimo IGM: Cantagallo
Comune: CANTAGALLO
Provincia: PO
Quadrante IGM: 098-3
Coordinate (long., lat.)
Gauss Boaga: 1666740, 4876434
WGS 1984: 11.08133, 44.02368
UTM (32N): 666803, 4876608
Denominazione: Cantagallo
Popolo: S. Biagio a Cantagallo
Piviere: S. Michele a Treppio
Comunità: Cantagallo
Giurisdizione: Montale
Diocesi: Pistoja
Compartimento: Firenze
Stato: Granducato di Toscana
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