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Dizionario Geografico Fisico
e Storico della Toscana

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Capolona

 

(Pieve S. Giovanni)

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    CAPOLONA nel Val d’Arno aretino. Una volta (Campus Leonis), ora castello e capoluogo di Comunità e di piviere sulla destra ripa dell’Arno, nella Giurisdizione, Diocesi e Compartimento di Arezzo.
    Risiede alle falde meridionali dei poggi di Talla sull’ultimo contrafforte australe che propagasi sino all’Arno dall’Alpe di Santa Trinita o di Prato Magno, fra Castiglion Fibocchi e Subbiano. Trovasi nel grado 29° 28
    di longitudine e 43° 32 4di latitudine, 6 miglia toscane a maestro di Arezzo.
    Oscura è l’origine di questo castello che cominciò a rendersi noto sul declinare del secolo decimo per una Badia (S. Gennaro) fondata nel 972 presso Capolona dalla contessa Giuditta, moglie del gran conte Ugo marchese di Toscana, e presa sotto la protezione dell’imperatore Ottone III con diploma concessole li 13 dicembre 997, da Corrado II nel 1026, da Arrigo III nel 1047, e da altri sovrani e pontefici convalidato.
    – Vedere BADIA DI CAPOLONA.
    Il Castello di Capolona è designato in una carta del 1199 riguardante un reclamo dei monaci di Camaldoli contro Galbino dei signori di Montauto (ANN. CAMALD.).
    Forse a questo luogo, seppure non è il Caprenna, riferisce l’Ammirato, là dove riporta la capitolazione stipulata a dì 7 marzo 1338 per la resa della città e contado di Arezzo ai Fiorentini, quando accordarono agli Aretini di poter vendere o impegnare i castelli di Pontennano e di
    Caprarone, per la somma di 1200 fiorini d’oro, ad effetto di pagare i soldati stati al servizio di Arezzo e di Piero Tarlati.
    La pieve di Capolona sino al secolo XIII designavasi sotto il nomignolo di S. Giovanni in
    Sulpiciano (quasi fondo della gente Sulpicia), siccome apparisce da alcune membrane della badia di S. Trinita in Alpe, e singolarmente da due del 7 febbrajo
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    1113, e del 19 gennajo 1230. (ARCH. DIPL.FIOR. Badie di Vallombrosa e di Ripoli.)
    Nel sec. XIV dipendevano dal plebanato di Capolona otto chiese. 1. S. Pietro
    ad Apia; 2. S. Nicola a Buriano; 3. S. Salvatore a Vezza; 4. S. Michele a Melisciano; 5. S. Maria a Cincelli; 6. S. Margherita a Marcialla; 7. S. Michele di Casale, detto al Castelluccio; 8. S. Andrea a Casucci.
    Attualmente sono ridotte a tre sole parrocchie suffraganee: 1. S. Maria a
    Cincelli; 2. S. Pietro a Casanuova; 3. S. Michele a Melisciano. – La parrocchia del Castelluccio con decreto vescovile del 6 novembre 1770 fu unita all’antica pieve di Sientina, mentre S. Salvatore di Vezza fu annesso alla cura di S. Maria di Bibbiano. Le altre chiese parrocchiali da molto tempo innanzi erano state soppresse.
    Comunità di Capolona. – La Comunità di Capolona occupa 13869 quadrati di superficie territoriale, dei quali 496 quadrati sono presi da strade e corsi d’acqua. Vi stanziano 1817 abitanti, a ragione di 112 abitanti per miglio quadrato.
    Confina con cinque Comunità. A levante con la Comunità di Subbiano mediante il fiume Arno, a partire dal confluente
    Zenna sotto il ponte a Caliano sino al mulino della Lama, dove subentra la Comunità di Arezzo, con la quale scende lungo la destra ripa del fiume alla brusca voltata che fa l’Arno alla pieve di Sietina di rimpetto allo sbocco della Chiassa, per volgere di là il cammino da ostro a libeccio sino al ponte di Buriano. Costà abbandona il fiume voltando la fronte a ponente insieme con la Comunità di Arezzo, la quale
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    lascia sopra il colle di Melisciano, dove incontra, da prima i due Comuni distrettuali di Laterina alias di Castiglion Fibocchi, poscia la Comunità di Talla, con la quale percorre il crine dei poggi sino alle sorgenti del fosso Doccia. A questo punto sottentra la Comunità di Castel Focognano, e con essa va a trovare il torrente Zenna, per mezzo del quale ritorna in Arno.
    Non passano per questa Comunità strade provinciali né Regie.
    Fra le vie comunicative rotabili si contano due tronchi che si staccano dall’Arno al ponte di Buriano e a S. Margherita a Marcialla per condurre alla pieve di Capolona.
    Non vi sono che piccoli torrenti e borri che scendono dai poggi di Talla attraversando il distretto di Capolona sino all’Arno.
    La natura del suolo appenninico, che costituisce la superficie di questa Comunità, la sua esposizione a levante e a ostro, il clima temperato e difeso dai venti settentrionali, sono altrettante qualità favorevoli per le case di campagna costà erette da varie famiglie e precipuamente per la coltura degli olivi, dei gelsi e delle viti che prosperano nel territorio e costituiscono le risorse agricole più lucrose della Comunità di Capolona.
    Le autorità amministrative e giudiziarie; il conservatore delle Ipoteche e l’ingegnere di Circondario risiedono in Arezzo; la cancelleria Comunitativa trovasi in Castel Focognano.

    POPOLAZIONE della Comunità di CAPOLONA a tre epoche diverse

    - nome del luogo: Belfiore, titolo della chiesa: S. Apollinare (Rettoria), abitanti del 1551: n° 143, abitanti del 1745: n° 100, abitanti del 1833: n° 135
    - nome del luogo: Bibbiano, titolo della chiesa: S. Maria (Rettoria),
    abitanti del 1551: n° 246, abitanti del 1745: n° 211, abitanti del 1833: n° 275
    - nome del luogo: CAPOLONA, titolo della chiesa: S. Giovanni Battista (Pieve),
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    abitanti del 1551: n° 293, abitanti del 1745: n° 376, abitanti del 1833: n° 447
    - nome del luogo: Castelluccio, titolo della chiesa: S. Michele,
    abitanti del 1551: n° 211 (insieme a S. Maria Maddalena - Sietina), abitanti del 1745: n° 220, abitanti del 1833: n° 549 (insieme a S. Maria Maddalena - Sietina)
    - nome del luogo: Sietina, titolo della chiesa: S. Maria Maddalena (Pieve),
    abitanti del 1551: n° 211 (insieme a S. Michele - Castelluccio), abitanti del 1745: n° 156, abitanti del 1833: n° 549 (insieme a S. Michele - Castelluccio)
    - nome del luogo: Cenina, titolo della chiesa: S. Lucia (Rettoria),
    abitanti del 1551: n° -, abitanti del 1745: n° 70, abitanti del 1833: n° 94
    - nome del luogo: S. Martino Sopr’Arno, titolo della chiesa: S. Martino (Pieve),
    abitanti del 1551: n° 54, abitanti del 1745: n° 304, abitanti del 1833: n° 317
    - totale
    abitanti del 1551: n° 947
    - totale
    abitanti del 1745: n° 1437
    - totale
    abitanti del 1833: n° 1817

    CAPOLONA nel Val d'Arno aretino. – Si aggiunga. – Uno de’ primi decreti del Duca d'Atene come Signore di Firenze e del suo dominio fu quello del 16 ottobre 1342, col quale accordava un sussidio agli uomini di Capolona per la ricostruzione di quel castello – (GAYE,
    Carteggio ecc, Volume I. Append. 2.) – Attualmente la sua Cancelleria comunitativa è unita a quella di Arezzo.
    Nel 1833 la Comunità di Capolona contava 1817 Abitanti e nel 1845 ascendeva con i suoi annessi a 2237 individui, cioè:

    Belfiore,
    Abitanti N.° 168
    Bibbiano (
    porzione), Abitanti N.° 283
    CAPOLONA, (
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    porzione), Abitanti N.° 465
    Castelluccio,
    Abitanti N.° 626
    Cenina,
    Abitanti N.° 113
    Sopr’ Arno (
    porzione), Abitanti N.° 358

    Annessi

    Lorenzano per Zenna; da Castel Focognano, Abitanti N.° 123
    Subbiano
    per Bacciano; da Subbiano, Abitanti N.° 101
    TOTALE
    Abitanti N.° 2237

    Ma la parrocchia di
    Capolona nel 1845 noverava 473 Abitanti mentre una frazione di 8 per-one entrava nella Comunità di Castiglion Fibocchio.
Localizzazione
ID: 891
N. scheda: 10930
Volume: 1; 6S
Pagina: 459 - 460; 47
Riferimenti: 63330
Toponimo IGM: Pieve S. Giovanni
Comune: CAPOLONA
Provincia: AR
Quadrante IGM: 114-1
Coordinate (long., lat.)
Gauss Boaga: 1726465, 4824031
WGS 1984: 11.80367, 43.53643
UTM (32N): 726529, 4824206
Denominazione: Capolona
Popolo: S. Giovanni Battista a Capolona
Piviere: S. Giovanni Battista a Capolona
Comunità: Capolona
Giurisdizione: Arezzo
Diocesi: Arezzo
Compartimento: Arezzo
Stato: Granducato di Toscana
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